Ecomuseo



Il Museo di Bugnara è stato ufficialmente riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 21 ottobre 2004 (prot. n. 012816) come Centro di Documentazione delle Tradizioni del Lavoro Agricolo.

Il museo è ospitato in un piccolo edificio annesso al Palazzo Alesi-Villapiana. Una scala interna, interamente scavata nella roccia, conduce a grandi ambienti voltati a botte, anticamente utilizzati come frantoio dei baroni. In questi spazi si conservano ancora oggi le macine, le presse e un torchio con incisa la scritta “1893 BSV”.

L’intero complesso è stato restaurato con attenzione, diventando un prezioso documento della vita quotidiana e del lavoro rurale di coloro che abitarono questi luoghi per secoli, intrecciando le proprie esistenze con la storia collettiva di Bugnara.

All’ingresso laterale della scalinata di servizio al piano superiore, un’iscrizione lapidea ricorda un importante intervento di ricostruzione a seguito del terremoto del 1706:

"Tota collabente domo Ill. D. Franc.us Ant. Villapiana Omni ex parte Reparavit ornavit ampliavit A.D. MDCCLXXVIII"

Ovvero: “Quando l’intero edificio stava crollando, l’illustrissimo signor Francesco Antonio Villapiana lo riparò, lo abbellì e lo ampliò in ogni sua parte. Anno Domini 1778”.

Nei locali superiori del museo è allestita una mostra tematica sulla vita tradizionale a Bugnara, articolata in due sezioni: “Il tempo del lavoro” e “Il tempo della festa”, che raccontano riti, usi e strumenti della civiltà contadina, tra fatica quotidiana e momenti di condivisione e celebrazione.

Sito Istituzionale Comune di Bugnara

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