Gole del Sagittario

Gole del Sagittario



Un canyon spettacolare nel cuore dell’Abruzzo
Le Gole del Sagittario sono un affascinante canyon scavato nei millenni dalle acque del fiume omonimo tra pareti calcaree spettacolari. Si trovano in provincia dell’Aquila, nel cuore dell’Appennino abruzzese, tra i borghi di Bugnara, Anversa degli Abruzzi, Villalago e Scanno — tutti parte del circuito dei “Borghi più Belli d’Italia” — e rappresentano la porta naturale verso il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Oggi quest’area è protetta da una Riserva Naturale Regionale e da una Zona Speciale di Conservazione (ZSC IT7110099). Il paesaggio selvaggio e la straordinaria biodiversità la rendono una delle zone più suggestive e preziose dell’Appennino. L’oasi è aperta tutto l’anno, ad ingresso libero, con eventi, escursioni e visite guidate su prenotazione.

Scopri di più: natura, storia e biodiversità
Le Gole del Sagittario furono già descritte nel XIX secolo dai viaggiatori inglesi Craven e Lear come un luogo «pauroso e bello». Oggi sono tutelate da una riserva naturale di 450 ettari, che va dai 500 metri di quota presso Anversa fino ai 1500 del Pizzo Marcello, includendo ambienti molto diversi: canyon rocciosi, boschi, sorgenti, praterie e pareti verticali.

La flora è ricca di endemismi e rarità botaniche come il fiordaliso del Sagittario (Centaurea scannensis) e l’efedra dei Nebrodi (Ephedra major), oltre a specie rupicole e boschive come faggi, aceri, tassi e sorbi. La zona è un vero santuario per piante rare.

La fauna è altrettanto straordinaria: vi abitano tutti i grandi mammiferi dell’Appennino — orso bruno marsicano, lupo appenninico, camoscio, capriolo, cervo — oltre a volpi, faine, gatti selvatici e la rara lepre italica. Tra gli uccelli spiccano aquila reale, falco pellegrino, picchio muraiolo (simbolo della riserva), gracchio corallino e coturnice. Da alcuni anni sono tornati anche i grifoni, reintrodotti con successo.

L’ambiente fluviale, un tempo minacciato dai prelievi idrici, è stato in parte salvato dalle sorgenti del Cavuto, dove oggi si trovano acque purissime popolate da trota macrostigma e frequentate da merli acquaioli e ballerine gialle. La zona è anche una delle più ricche in Abruzzo per varietà di serpenti, con sei specie presenti.

Sito Istituzionale Comune di Bugnara

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